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ACERRA: Al Movimento 5 Stelle la commissione di vigilanza

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Riteniamo che una funzione di controllo possa essere fatta anche nelle vesti di consiglieri, per questo, ieri, il Movimento 5 Stelle si è astenuto dalla votazione della presidenza della Commissione garanzia e controllo che per legge spetta alle forze di opposizione. Tuttavia, tutti i consiglieri di opposizione hanno investito il Movimento 5 Stelle di questa presidenza affidandogli, quindi, la guida di questa delicata commissione.

Ringrazio chi ieri sera ha riposto in noi la fiducia nonostante io creda fortemente che, in ogni caso, avremmo garantito il massimo controllo a prescindere da questa presidenza. Conosco bene i tristi trascorsi di questa commissione e le non poche difficoltà nella sua gestione ma come più volte ribadito noi non ci sottraiamo alle responsabilità anzi, le vediamo come delle sfide da affrontare con impegno. Mi auspico, quindi, che proprio nella commissione da noi presieduta ci sarà la maggiore cooperazione tra maggioranza ed opposizione, consapevoli che garantire trasparenza e controllo non può che far bene alla Città intera, la quale è chiamata tutta ad un ruolo di vigilanza perché il voto non è una delega in bianco. Ed è con questo spirito che”, continua la consigliera Auriemma “coordineremo questa commissione. Ritengo che il controllo non possa essere delegato ad una commissione o, ben che meno, ad una forza politica. Il controllo e la vigilanza deve essere esercitato dall’intera Città e così sarà. Lavoreremo affinché ci sia la massima partecipazione di questo strumento di garanzia, iniziando dalle le forze politiche presenti in Città, i cittadini, le associazioni, gli ex amministratori, tutti si sentiranno coinvolti in questa delicata e importante funzione di garanzia.

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Rifiuti ad Acerra: gli ambientalisti collaboreranno con ISPRA

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“Siamo pronti a collaborare con l’avvocatura dello Stato e ISPRA per mostrare e fornire le prove dello scempio ambientale commesso sul nostro territorio”. Sono queste le parole di Alessandro Cannavacciuolo, ambientalista di Acerra (Napoli), all’annuncio di un supplemento istruttorio da parte dell’avvocatura di Stato per la proponibilità di un’azione civile di risarcimento per i danni ambientali provocati dagli sversamenti abusivi accertati a carico di alcuni imprenditori locali.
Il Ministero dell’Ambiente, infatti, in una risposta inviata a Legambiente e Libera, ha annunciato di aver chiesto all’Ispra il necessario supporto tecnico per accertare i danni ambientali dovuti agli sversamenti per i quali sono stati condannati i fratelli Pellini, che hanno recentemente ottenuto, in Cassazione, la restituzione del patrimonio confiscato negli anni scorsi, per decorrenza dei termini. “In tutti questi anni di battaglia – ha continuato Cannavacciuolo – abbiamo avuto modo di ispezionare e attenzionare perfettamente il territorio. Con coraggio e responsabilità siamo in grado di mostrare e fornire le prove reali dello scempio ambientale perpetrato ai danni del nostro territorio. E’ ora di risequestrare i beni degli inquinatori e di iniziare a risanare tutte le aree oggetto di sversamento e interramento di rifiuti”.

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Acerra, terra dei fuochi: volontari scoprono l’ennesima discarica

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I volontari “antiroghi” di Acerra (Napoli), fanno fermare i lavori per la realizzazione di un opificio nell’area Asi cittadina, dopo aver scoperto che dal suolo spuntavano rifiuti speciali coperti da uno strato di terra. La denuncia degli ambientalisti ha fatto scattare i controlli da parte di carabinieri e vigili urbani, che hanno sottoposto l’intera area a sequestro in attesa di ulteriori controlli. “Stamattina – spiega Alessandro Cannavacciuolo, uno dei volontari – siamo stati costretti ad intervenire perché abbiamo notato che gli scavi precedentemente effettuati stavano per essere riempiti di cemento armato. Questo significava coprire i rifiuti emersi, ossia guaine bituminose, scarti di demolizione, di pezzame, e anche fanghi di depurazione”. I volontari ora invocano lo “stato di emergenza ambientale”. “Il nostro territorio va immediatamente bonificato – conclude Cannavacciuolo – questo ennesimo ritrovamento di rifiuti interrati è la dimostrazione che il disastro ambientale ad Acerra è ancora in atto. Intervenga lo Stato e dichiari lo stato di emergenza”.

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Acerra: incendia l’auto e poi si ferma a guardare l’incendio

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In quel di Acerra, al corso Italia, prima incendia la propria vettura e, poi, come se fosse un film da cui trarne giovamento, si ferma per ammirare il rogo da egli stesso provocato.
L’uomo, protagonista di questa vicenda al limite della piromania, si chiama Antonio Bruno, quarantenne, sembrerebbe incensurato.
Ora dovrà rispondere di incendio. Il Bruno è in attesa di giudizio.
Ancora ignote le motivazioni dietro il suo gesto.


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